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MUFFA, PERCHE’ NON VA VIA?!

4 Giu, 2017 | Blog

Gli errori più comuni nel cercare di toglierla o arginarla.

Le basse temperature ed il maltempo,  sommate a problemi strutturali, hanno favorito in casa l’apparire di muffa? Ci sembra doveroso, in primi, sfatare alcuni miti e brutte abitudini che non solo non aiutano a risolvere il problema, ma anzi contribuiscono a peggiorarlo.

La muffa non è pericolosa: Normalmente è vero, ma certamente la sua presenza non è di aiuto per chi ha problemi di respirazione. In rari casi, ha portato comunque a gravi problemi di salute ed in casi ancora più rari alla morte: eclatante il caso dell’attrice Brittany Murphy.

Sottovalutare il problema e aspettare periodi più caldi: la tendenza generica è quella di aspettare una temperatura esterna più mite e idonea ad agire, sperando che il lasciare a lungo le finestre aperte risolva il problema da sè. In linea di massima non è un’idea del tutto sbagliata, sempre che la muffa sia minima e controllata. Il rischio concreto di questa strategia è che, nel frattempo, le spore si facciano strada nel nostro armadio!

Grattare la muffa con la carta vetro: errore classico e allo stesso tempo grave. Infatti le spore della muffa sono attive e anche se carteggiando abbiamo l’impressione di pulire -poiché andiamo ad eliminare lo strato “sporco” più  superficiale che si trova sul muro- in realtà andiamo a diffondere le spore stesse su tutto il muro. Così facendo, invece di risolversi, il problema si allarga a dismisura.

Coprire con pannelli isolanti: spesso è un’ottima soluzione, però va fatto solo dopo aver provveduto a sterilizzare e risanare il muro. Andare direttamente  ad applicare i pannelli sulla muffa equivale a nascondere la polvere sotto il tappeto!

Usare la candeggina: (e gli altri rimedi cosiddetti “della nonna”!): la candeggina, per il suo potere sbiancante, è ritenuta un eccezionale pulitore della muffa. In realtà però questa soluzione  fa solo scomparire le tracce superficiali e non agisce in profondità; in più, essendo un prodotto aggressivo, va a rovinare il film di vernice presente sulle pareti. Come risultato, la muffa ricomparirà molto più velocemente.

Pulitori professionali: la maggior parte di questi prodotti sono a base di candeggina. Se utilizzati come prodotti per un risanamento provvisorio, in attesa di andare poi ad eseguire, dopo un mese o due, un vero ciclo di risanamento allora possono risultare utili. Purtroppo, come precedentemente spiegato, non sono prodotti dal risultato definitivo.

Usare una vernice qualsiasi dopo aver pulito: la muffa, per quanto voi abbiate pulito, sicuramente non è andata via del tutto dall’ambiente. Questo perché le spore, essendo aeree, hanno la tendenza a viaggiare ed attaccarsi ovunque. Una normale vernice, per quanto buona, che non sia specificamente strutturata per impedire alle spore di riattaccarsi al muro, alla lunga si dimostrerà del tutto inefficace.

Agire senza consulenza: chiedere consiglio di solito non costa nulla e permette di lavorare direttamente con una soluzione ordinata e sicura. E’ consigliabile almeno ascoltare il parere di un esperto prima di iniziare un lavoro, piuttosto che trovarsi poi a dover agire e lavorare il doppio per riparare anche ai danni da noi causati. Se avete da porci qualche consiglio vi rimandiamo alla nostra sezione specifica che trovate qui. Altrimenti potrete consultare il nostro articolo con la descrizione de i prodotti tecnici .